Atmosfere sospese, scorci di realtà invasi da un senso di mistero, uomini dai volti inquieti. Questi sono solo alcuni degli elementi caratteristici rintracciabili nelle opere di Julio Larraz, artista di origini cubane, attivo negli States.
La sua poetica, intrisa di un senso di mistero onirico e basata su una distorsione ottica della realtà, diventa per l’artista mezzo per indagare le sfaccettature della nostra vita e per sconfinare nella dimensione del sogno, immaginifica.
Si può osservare nella sua opera “Above Suspicion” (2007) una trasposizione di questo pensiero. La tela raffigura una misteriosa donna con gli occhiali da sole, che si sta dirigendo verso una limousine, circondata da una moltitudine di eleganti giornalisti.
Osservando attentamente i volti dei giornalisti, si può notare come essi assumano espressioni talvolta non riconoscibili, sfigurati nei loro lineamenti, concorrendo ad accrescere la sensazione di straniamento. Si tratta di volti che possono ricordare le trasfigurazioni operate da Bacon, che ha indagato l’uomo nella sua complessità, inserito in un contesto moderno e continuamente soggetto a trasformazioni psicologiche, che portano a una conseguente mutazione anche espressiva.
Ciò che Larraz vuole comunicare è probabilmente legata alla impossibilità di poter scandagliare il reale nella sua complessità: ci sono infatti soggetti, persone, atteggiamenti, che sfuggono alla nostra lettura e che di conseguenza assumono anche contorni più fumosi.
Ciò che sta succedendo alla donna in “Above Suspicion” rimane un mistero e noi non possiamo che darne una lettura personale.