OBLONG CONTEMPORARY presenta la mostra personale "Mario Arlati: The Power of Light".
Arlati ci racconta il mondo attraverso i colori, dandoci una percezione della bellezza della vita: realizza questo evento creativo diffondendo il colore con un atto inventivo di luminosità e notevole definizione che sembra dare movimento al dipinto. Le sue opere, campi di colore intenso su cui la materia pittorica si deposita in modo ineguale, creano immagini cangianti di luce e toni.

  • "Il lavoro di Mario Arlati guida l'occhio attraverso un'esperienza ispiratrice sfaccettata in cui rivela la gioia sensoriale non solo dei colori, ma anche delle diverse trame delle superfici. In questo modo, i suoi dipinti raccontano la storia dietro le superfici e le strutture che abbelliscono"

  • Mario Arlati nasce a Milano nel 1947. Dopo alcuni anni di studi irregolari, matura la sua formazione artistica presso la Scuola d'Arte del Castello Sforzesco di Milano. A partire dagli anni '80 è iniziata una lunga serie di mostre in Italia e all'estero, tra cui Ibiza, dove ha vissuto la maggior parte dell'anno dagli anni '70. Tra le mostre personali: Milano, Mantova, Monaco di Baviera, ulm (1985-1986); Suzzara, Ibiza, Barcellona (1988); e anche Colonia, Rouselore, Miami (1993), Berna, Parigi (1994), San Salvador (1995), Basilea, Rio de Janeiro, Leverkusen, Madrid (2001), Tokyo (2004).

    Dopo un primo periodo in stile figurativo, Arlati trovò presto una nuova dimensione, che divenne caratteristica di tutta la sua opera. Ad Ibiza, infatti, scopre e fa suo il materiale informale della scuola spagnola che, fuso con la dimensione selvaggia dell'isola, dà vita ad opere di grande consistenza in cui Laurea muove letteralmente la materia: lacerazioni, graffi, strati, colori, ma anche energia, gesto, emozioni, poesia. La materia di Arlati è una rappresentazione della sua anima intima, fatta di sentimenti, emozioni ed evocazioni del paesaggio.

  • Per Arlati la pittura è “materia in cui si cela altra materia”. Il colore è talvolta annunciato dai titoli delle opere, ad esempio “Bianco-Rosso-Nero (Bianco-Rosso-Nero)”, ma assume sempre anche connotazioni simboliche. Il colore nero richiama la paura e l'ignoto, il colore bianco la purezza di un'idea, il blu la finalità di una visione e il rosso sangue e violenza.

    • Mario Arlati, Rojo, Fondazione Stelline, 2012
      Mario Arlati, Rojo, Fondazione Stelline, 2012
    • Mario Arlati, Grog Nero, 1999
      Mario Arlati, Grog Nero, 1999
    • Mario Arlati, Ca Ola, 2004
      Mario Arlati, Ca Ola, 2004
  • "Vivere vicino all'arte è una cosa bella; più ti allontani da essa, meno giorni felici avrai"

      - Mario Arlati
                                                                                                                                             

  • I "Muri" di Arlati sono una rappresentazione dell'atmosfera luminosa e solare dell'isola di Ibiza, della simbiosi creata tra l'uomo e la natura e dell'incessante corrosione di sole, vento e mare sulle opere dell'uomo, che dà vita a opere uniche, incomparabili oggetti. La sua notevole sensibilità diventa unica nell'eccitazione del suo desiderio di svelare o far uscire il segreto di ciò che si nasconde nel cuore delle sue opere: divide i colori in strati, fonde i materiali: in altre parole, il lento scorrere del tempo propone frammenti di storie più ampie e più estese.

  • Mario Arlati, Hero, 4 , 2016

    Mario ArlatiHero, 4 , 2016 

  • La produzione artistica più recente di Arlati è concentrata sul tema delle bandiere. La serie “Incomplete Flags” nasce da un...

    Mario ArlatiFlag Incomplete, 2016

    La produzione artistica più recente di Arlati è concentrata sul tema delle bandiere. La serie “Incomplete Flags” nasce da un progetto sostenuto dall'Unione Europea ed è un aperto omaggio all'artista Jasper Johns. Arlati sottolinea con forza la parola incompleto, evidenziando il ruolo attivo dello spettatore, chiamato dall'artista a completare l'opera attraverso la sua intuizione e fantasia. In questo modo lo spettatore si emancipa, come teorizzato da Jacques Rancière. L'uso di stracci riciclati dalla tintoria e dipinti con disinvoltura dal pennello dell'artista, richiama la poetica di Arlati, che molto attinge dall'arte povera sviluppando un nuovo e fresco gesto artistico.

    La bandiera è immediata e cattura l'occhio più velocemente del pensiero con il linguaggio del simbolismo, essendo esso stesso un simbolo: rappresentazione, colore, emozione. Ed è qui che Arlati entra in scena per estrarre la linea di visione dal mezzo e dal suo messaggio per conservarne l'essenza di esperienza puramente estetica.

    • Mario Arlati, Armarillo, Verde, 2013
      Mario Arlati, Armarillo, Verde, 2013
    • Mario Arlati, Trapos Giallo, Mosca , 2013
      Mario Arlati, Trapos Giallo, Mosca , 2013
  • LISTA DELLE OPERE

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  • MARIO ARLATI

    MARIO ARLATI

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