Giorgetti walks with art 2022: MILAN
In occasione della Milano Art Week, Giorgetti presenta, nell'Atelier di via Serbelloni, una mostra in collaborazione con Oblong Contemporary Gallery e svela in anteprima due novità della collezione 2022.
La capacità di dialogare con mondi diversi, di aprirsi a nuove suggestioni seguendo traiettorie spesso lontane dai percorsi convenzionali, rappresenta il codice stilistico di Giorgetti. Una visione che si nutre di contaminazioni creative e che, in occasione della Milano Art Week, apre le porte a una nuova collaborazione con il mondo dell'arte.
Sulla parete di fronte alle due poltroncine, il sistema DOMUS disegnato da Carlo Colombo su cui svetta una maquette dorata dell'artista Flavio Lucchini, le cui sculture in ferro, acciaio, ottone e altri materiali rappresentano spiritose riflessioni sulla vita al confine tra moda e arte, dove le due discipline si sovrappongono, e opere enigmatiche in cui i tratti umani sono affidati per evocazione a un volto stilizzato, animano i diversi ambienti dell'atelier dalla cucina, alla sala da pranzo, passando per i due soggiorni, fino alla zona notte.
Le opere di Mario Arlati e Manuel Alguerò arricchiscono l'ambiente. Se il primo evoca, per sintesi emotiva, attraverso lacerazioni, graffi, stratificazioni di colori e una sgargiante luminosità, le pareti dell'isola di Ibiza, il secondo racconta, attraverso "esplosioni" di colore e materia, la sua ricerca estetica incentrata sull'identificazione di il punto di unione tra il vecchio e il nuovo.
Dall'atmosfera rilassante e avvolgente, la zona notte si illumina di sfumature vibranti grazie a un'opera dell'artista sloveno Cveto Marsic che vede nel colore un modo assoluto per comunicare e trasmettere la propria identità, a contrappunto al volume rigoroso del mobile contenitore HOUDINI di Roberto Lazzeroni che esprime l'unicità della tradizione ebanistica Giorgetti grazie a un abito esterno costituito da un gioco di intarsi in noce canaletto o acero. Una proposta versatile pensata per avere un inserimento fluido in casa dal soggiorno alla zona notte.
Il tempo e la sua percezione, la precarietà del rapporto tra piccolo e grande, la fragilità della natura e della sua specie, sono raccontati nelle opere ironiche e surreali di Stefano Bombardieri che chiudono la mostra.