Giuseppe Veneziano

Giuseppe Veneziano = Cattelan – amato da alcuni e odiato da altri; rimanere impassibili è impensabile. Veneziano (Mazzarino, Italia, 1971) esprime il primo punto cardine della sua arte poetica: si occupa di storia come cronache e di cronache come storia. O meglio, mette in scena la cronaca surreale della realtà. L'artista siciliano è veramente ossessionato dai libri illustrati di storia dell'arte; senza inventare nulla, dal nulla è capace di trovare ispirazione in immagini a noi familiari. L'arte di Veneziano è inconfondibile, il suo codice cromatico piatto e zuccherino. Ha veramente digerito l'arte postmoderna e quando si tratta del concetto di trattare con l'arte dal passato è contrario a una facile giustificazione dell'arte concettuale; il suo universo è tutto incentrato sulla pittura come ipotesi di re-inventare il mondo. La sua arte si concentra su temi politici e controversi con un tocco di satira attraverso l'uso di personaggi dei cartoni animati, personaggi famosi del pop e politici.

Veneziano è stato descritto come uno dei massimi esponenti del “New Pop italiano” e del gruppo “Italian Newbrow”. Come descrive Ivan Quaroni, uno dei critici che ha seguito la carriera di Veneziano: “Oggi posso dire che Giuseppe Veneziano è uno degli artisti più importanti della nostra generazione. L'unico che ha saputo superare i confini elitari del sistema dell'arte, per farsi capire da un pubblico più ampio ma non per questo meno sensibile alla bellezza.